Nullità delle clausole e protezione del rapporto banca-correntista: cosa c′è da sapere?
Consumatore

Introduzione

Negli ultimi anni, il tema della nullità delle clausole bancarie è diventato sempre più centrale nella tutela del correntista. Molti clienti delle banche si trovano coinvolti in rapporti contrattuali poco chiari, con clausole vessatorie o prive dei requisiti di trasparenza richiesti dalla normativa. Questo articolo analizza il concetto di nullità nel rapporto banca-correntista, offrendo una panoramica aggiornata sulla giurisprudenza e sugli strumenti di tutela disponibili.

Cos'è la nullità nel rapporto banca-correntista?

Nel contesto bancario, la nullità si verifica quando una clausola del contratto di conto corrente o di affidamento non rispetta le disposizioni di legge, come l'art. 117 del Testo Unico Bancario (TUB) o le norme del codice civile in materia di trasparenza e buona fede.

Cause più comuni di nullità:

  • Clausole che prevedono interessi usurari o anatocistici;

  • Oneri economici non esplicitati chiaramente;

  • Mancanza di forma scritta;

  • Clausole inserite senza adeguata informativa.

La protezione del correntista: normativa e giurisprudenza

La normativa bancaria impone obblighi di trasparenza, informazione e correttezza da parte della banca. In particolare, la nullità delle clausole contrattuali può essere rilevata ogni volta che esse violano i diritti del correntista o sono state predisposte unilateralmente senza possibilità di negoziazione.

Riferimenti normativi principali:

  • Testo Unico Bancario (D.Lgs. 385/1993), art. 117 e ss.;

  • Codice Civile, art. 1341-1342 (clausole vessatorie);

  • Codice del Consumo, se il correntista è un consumatore;

  • Giurisprudenza della Cassazione e ABF (Arbitro Bancario Finanziario).

Quando si può chiedere la nullità del contratto o di singole clausole?

Il correntista può agire giudizialmente o tramite ricorso all'ABF quando:

  • Viene riscontrata l'applicazione di interessi non concordati o superiori ai limiti di legge;

  • Le condizioni economiche del contratto risultano poco chiare o mai comunicate;

  • Il contratto non è stato sottoscritto correttamente o manca della forma scritta.

Come tutelarsi in caso di clausole nulle

1. Richiedere la documentazione bancaria completa

Ogni cliente ha diritto di ottenere copia dei contratti e degli estratti conto.

2. Effettuare una perizia contabile

Un tecnico può calcolare l'eventuale importo illegittimamente addebitato.

3. Agire in via stragiudiziale o giudiziale

Si può iniziare con una diffida e, se necessario, intraprendere una causa per accertare la nullità delle clausole e chiedere la restituzione delle somme illegittimamente percepite dalla banca.

Conclusioni

Il rapporto tra banca e correntista è regolato da norme precise a tutela del cliente. Riconoscere la nullità delle clausole contrattuali è fondamentale per proteggere i propri diritti e, in molti casi, recuperare somme indebitamente pagate. Per questo motivo è consigliabile rivolgersi a un avvocato specializzato in diritto bancario, che possa valutare la posizione e proporre le azioni più opportune.